La ciclabile del Brenta - 13 maggio 2018. Il resoconto
Il coraggio di aver superato qualche apprensione per le negative previsioni meteo è stato premiato da una giornata sorprendente, senza pioggia, fresca al giusto per pedalare, con chiaroscuri che hanno messo a fuoco con nitidezza le immagini della Valle del Brenta. All'inizio stretta fra le incombenti rocciose pareti del massiccio del Grappa e quelle verdeggianti dell'altopiano di Asiago, per poi aprirsi nella piana del Tesino e di Borgo Valsugana.
Dopo il ritrovo a Primolano abbiamo avuto l'occasione di visitare la Rimessa Locomotive che diventerà la sede del Museo Ferroviario Vivo e del Treno Turistico della Valbrenta. Guidati da Marco Bruzzo, uno dei responsabili del progetto della Società Veneta Ferrovie, abbiamo rivissuto le atmosfere dell'andar lento con il treno d'epoca, trainato dalla mitica motrice a vapore 800.001, in carrozze arredate da lucenti panche di legno, restaurate per realizzare al più presto il Treno Turistico d'Epoca che effettuerà tratte speciali a scopo turistico sulla linea Primolano-Bassano.
E poi in sella, per un paio di km lungo la vecchia provinciale priva di traffico, con l'ingresso a Martincelli sulla bellissima ciclabile che accompagna il corso del Brenta, nel suo snodarsi sinuoso fra piane luccicanti del verde brillante della pioggia della notte, che oggi benevola ci ha risparmiato, e boschetti carichi di bianchi grappoli di acacie.
Siamo arrivati così a Borgo Valsugana in scioltezza, non stanchi per poter riprendere il percorso di ritorno, ma abbastanza affamati per gustare gli eccellenti agnolotti con ripieno di speck e mele, "con poco burro", in una eccellente trattoria del grazioso centro storico.
All'inizio della via di ritorno ci ha sorpreso una leggerissima spruzzata che più che bagnarci ci ha rinfrescato, dandoci la spinta ad una notevole accelerazione essendoci accorti di essere un po' in ritardo sul programma. Avevamo infatti appuntamento con una gentile guida, messaci a disposizione dal comune di Grigno, per accompagnarci nella visita del "Trincerone", poderosa opera di difesa sul confine austriaco della prima guerra mondiale che bloccava quasi per intero la vallata.
Il racconto delle vicende della guerra, dei movimenti di truppe sul largo scacchiere dei due opposti eserciti, con le immaginabili sofferenze dei poveri soldati votati ad un inutile sacrificio nel difendere o tentare di conquistare qualche palmo di terreno, ci ha fatto riflettere sul valore della pace e della libertà, che forse a volte oggi sottovalutiamo perdendo il senso dei valori autentici.
Superata la mestizia di queste riflessioni, abbiamo raggiunto velocemente il punto di ritrovo a Primolano, dove eravamo arrivati in auto, e ci siamo salutati festosamente dandoci appuntamento alla prossima escursione.