Centro Studi: Basta con il rischio sicurezza, via tutti i veicoli dall’area!
Conferenza stampa di Fiab sabato 2 aprile
Il presidente di Fiab Bassano Renzo Masolo denuncia il silenzio dell’amministrazione comunale, ma anche l’insensibilità di gran parte della cittadinanza, sul grave problema della sicurezza degli studenti nell’area del Centro Studi nelle ore di entrata e soprattutto di uscita dagli istituti. Martedì 22 marzo è stata sfiorata la tragedia quando un pulman ha travolto uno studente in via Tommaso d’Aquino. Colpa dell’autista, imprudenza del ragazzo? Di nessuno, entrambi hanno delle giustificazioni: l’autista costretto a fare lo slalom fra centinaia di studenti e il ragazzo che avrebbe il diritto di uscire da scuola spensierato nel salutare i compagni, e non guardarsi dai pesanti mezzi in arrivo, come fosse e come è in mezzo ad una piazza di traffico caotico e pericoloso.
Da anni Fiab ha sollevato il problema della sicurezza nell’area, oltre a quello della necessità di ridurre il danno ambientale per l’invasione di mezzi pubblici e di centinaia di auto private. Nel 2017 ha convinto l’amministrazione comunale, ed ha collaborato attivamente alla realizzazione con i suoi volontari, ad effettuare una settimana di sperimentazione di ZTL in Centro Studi, nell’ambito del progetto Green to School. L’esperimento avrebbe dovuto spingere l’amministrazione comunale a realizzare una politica di sicurezza e di miglioramento delle condizioni ambientali, studiando le soluzioni più opportune tenendo conto degli interessi delle parti in causa; ma non se n’è fatto niente. Ricordiamo che studi approfonditi sull’analisi della qualità dell’aria hanno evidenziato che le aree delle scuole e degli asili nido denunciano il più alto grado di inquinamento rispetto al resto del centro cittadino per inquinamento diretto proprio per la presenza di un grande numero di auto in sosta, spesso con il motore acceso e dei tanti mezzi pubblici e privati che transitano molto vicino ai bambini/ragazzi.
Abbiamo tutti delle gravi responsabilità: le amministrazioni comunali che sono sorde e privilegiano altri interessi, noi cittadini che scegliamo la comodità di portare in auto i nostri figli fin davanti alla porta delle scuole, innaffiandoli dei gas di scarico delle auto per non far fare loro poche centinaia di metri a piedi, mettendo drammaticamente a repentaglio la loro sicurezza e privandoli del sacrosanto diritto di muoversi in autonomia.
Le soluzioni? Per risolvere il problema del traffico in Centro Studi, Renzo sintetizza la proposta in tre punti.
Primo, una pedalata di sensibilizzazione in Centro Studi, nella giornata di un sabato in orario di punta, rivolta a tutti i portatori di interesse: amministratori pubblici, rappresentanti delle scuole, dei genitori e degli studenti, residenti nel quartiere, presidenti del quartiere S. Croce e dei quartieri contermini, referenti della Provincia.
Secondo, con le stesse persone FIAB Bassano convocherà un tavolo tecnico di confronto dove porterà proposte pratiche per risolvere le criticità. Abbiamo da tempo proposto l’istituzione di un “tavolo tecnico sulla mobilità” preso la sede Fiab all’ospedale vecchio, proposta che attende ancora risposta ma che non ci vedrà mai rassegnati.
Terzo, la proposta operativa sulla sicurezza dell’area: l’area del Centro Studi deve essere sgombra di veicoli in movimento. E’possibile non farvi entrare neppure i mezzi pubblici creando due Terminal Bus fuori dall’area, mantenendo il Terminal a sud del centro studi e creandone uno a nord nella vicina area del Parcheggio Gerosa. Il progetto di fattibilità su questa ipotesi eliminerebbe una volta per tutte il passaggio dei bus tra gli istituti scolastici e costringerebbe a ripensare anche l’organizzazione complessiva dei parcheggi per le auto ottimizzando i posti auto e incentivando l'autonomia dei ragazzi che decidono di arrivare a scuola a piedi e in bicicletta.
Sul tema della sicurezza in senso più lato, il presidente Fiab ha ricordato il convegno svolto il 10 dicembre scorso all’ospedale S. Bassiano, per la cui analisi rimandiamo al resoconto sul sito dell’associazione, che ha evidenziato dati a dir poco sconvolgenti, sia sul piano nazionale che su quello locale, in termini di numero di incidenti, feriti, e morti. Basti ricordare i dati del 2019 nel comprensorio bassanese: 85 pedoni investiti, 11 morti in incidenti stradali, 2291 accessi al Pronto Soccorso e 581 interventi dell’ambulanza. E un dato allarmante: la maggior parte dei sinistri (73,8%) si verifica sulle strade urbane.
Da qui la proposta che Fiab avanza da anni, mutuata dalle esperienze praticate dai Paesi del Centro-Nord Europa: bisogna limitare la velocità nei centri urbani a 30 km/ora. Oltretutto, studi approfonditi dimostrano che il limite 30 non aumenta i tempi di percorrenza delle auto, mentre riduce drasticamente il numero di incidenti e la loro gravità. Uno strumento utile è anche l’istituzione delle cosiddette E-bis, prevista dalle recenti modifiche del Codice della Strada: strade urbane ciclabili, dove possono transitare anche le auto con limite 30, ma con priorità alle biciclette.
L'ospedale San Bassiano, il cimitero di Santa Croce, il Centro Studi e Piazzale Cadorna potrebbero essere collegati da un'unica strada urbana ciclabile (strada E-bis) dove le biciclette avrebbero la precedenza sui veicoli a motore che diventerebbero "ospiti" e per questo dovrebbero adattarsi alla velocità delle biciclette.
Sarebbe un bel cambio di paradigma a favore di una mobilità più lenta e più sicura.
Ci avete mai pensato?