Quest’anno le vacanze, insieme al mio compagno e ad un’altra coppia di amici, le abbiamo trascorse in un posto alternativo, fuori dalle solite rotte turistiche di massa, direi originale…. Non siamo andati all’estero ma a pochi chilometri da casa nostra e abbiamo trovato percorsi, paesaggi, infrastrutture di eccellenza! Parliamo della Lombardia! Abbiamo percorso in autonomia con le nostre borse, un anello, in sette giorni, 420 chilometri, 3000 m di dislivello totale, partendo il 22 luglio da Paratico sul Lago d’Iseo (magnifico il tratto da Vello, Toline a Pisogne), la ciclovia dell’Oglio fino ad Edolo, Passo dell’Aprica dalla vecchia strada, per arrivare a Tirano e da li' in Bike shuttle fino a Bormio, da lì tutta la Valtellina fino a Colico, poi Lecco, Paderno d’Adda, Bergamo fino a completare il giro sul Lago d’Iseo.
Abbiamo cercato di far arrivare i nostri elogi e ringraziamenti a tutti coloro che si occupano di questi percorsi, dipendenti, volontari, tutto il personale delle varie amministrazioni, alla Regione Lombardia, e in particolare alle province di Brescia e Sondrio, e ai Comuni attraversati, soprattutto per come sono state create, mantenute, curate e abbellite le due piste ciclabili dell’Oglio e dell’Adda.
Siamo rimasti veramente meravigliati dalla bellezza di questi due percorsi, dalle aree di sosta, le fontane, i ponti, le staccionate, alla segnaletica, veramente tutto piacevole, utile, gradevole.
Tutto il giro è stata una gran bella sorpresa, abbiamo trovato molti posti dove si è evidenziata l’attenzione al ciclista, la promozione per un turismo lento e sostenibile, da pubblicizzare e far conoscere sempre di piu’, anche all’estero perché di ciclisti in viaggio come noi non ne abbiamo trovati tanto, pensando al volume di “traffico” presente su altre piste ciclabili ben piu’ blasonate, anzi, direi che è stato un tour piuttosto solitario.
Un po’ di fatica l’abbiamo fatta, certo, anche tanta in certi tratti, con bici in spinta e piedi a terra, perché i percorsi si sviluppano anche lungo pendii per evitare le strade principali e, anche senza bici elettriche e da normali pedalatori, il percorso è comunque fattibile per la maggioranza delle persone.
E' confortante vedere come viene realizzato e promosso questo turismo della lentezza, valorizzando territori autentici, come la Val Camonica e la Valtellina perché con i loro paesaggi, scorci, gastronomia, tesori, meritano davvero, e non hanno niente di meno prezioso di tanti altri posti all’estero, e noi ne siamo rimasti entusiasti!
Eva, Claudio, Paola e Massimo, soci FIAB BASSANO
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